Puglia in festa

INTRODUZIONE

 

Non esiste modo migliore per introdurre un evento simile se non con la celebre ‘Ode al Pane’ scritta da Pablo Neruda : Del mare e della terra faremo pane / coltiveremo a grano la terra e i pianeti, / il pane di ogni bocca, / di ogni uomo, / ogni giorno / arriverà perché andammo a seminarlo / e a produrlo non per un uomo / ma per tutti, / il pane, il pane / per tutti i popoli / e con esso ciò che ha / forma e sapore di pane / divideremo: / la terra, / la bellezza, / l’amore, / tutto questo ha sapore di pane.





Il pane è a pieno titolo il cibo per eccellenza; tutti i popoli della hanno il loro pane e pur se sono tutti diversi sono tutti simili e tutti con lo stesso valore. Il pane è il simbolo e rappresenta il testimone dei valori morali ed etici riconosciuti universalmente: giustizia, rispetto e condivisione responsabile di tutto ciò che è sulla Terra.

 

Fra i tanti c’è né uno che rappresenta sin dall’antichità un punto di riferimento per bontà e qualità, citato da Orazio nelle sue Satire (I secolo a.C.): “…In biroccio condotti a un picciol borgo / Che non ha luogo in latin verso; a’segni / È facile indicarlo. Ivi si vende / Quel che per tutto è sì comun, fin l’acqua, / Ma vi si trova un eccellente pane, / Tal che in uso ha l’accorto viaggiante / Di caricarne il dorso, e ha ben ragione, / Perché il pan di Canosa è tutto arena; / Né d’acqua meglio sta benché sue mura / Vanti fondate da Diomede il forte…” da una lettura veloce e non analitica parrebbe che lo scrittore si riferisca alla città di Canosa, in realtà egli è diretto a Canosa e non citando il luogo, ma dai riferimenti testuali ben si capisce che si sta parlando della MURGIA.

 

È il territorio murgiano ed il suo microclima asciutto e soleggiato a conferire al grano una caratteristica particolare, tale da renderlo unico nel suo genere. E quindi di conseguenza anche il Pane che se ne deriva ha una caratteristica differente dalle altre.

 

Ogni territorio ha il suo Pane, noi possiamo ringraziare Madre Natura, per il prezioso ed inestimabile dono che ci ha fatto.