Letture: ... - Incontri a Bisceglie - BT
dove: | ARCI OPEN SOURCE VIA RUVO 127 |
data: | domenica 11 dicembre 2016, dalle 18:30 alle 00:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | ARCI OPEN SOURCE |
Referente: | ARCI OPEN SOURCE |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 3292619124 |
Il prossimo 11 dicembre, il Circolo ARCI OpenSource Bisceglie, in collaborazione con la UAAR BAT, ospiterà Mina Welby autrice di "L'ultimo gesto d'amore" (Marotta&Cafiero editori)
La storia ripercorre i momenti di una vicenda che ha scosso le scienze e le coscienze, in Italia e non solo, ponendo con urgenza questioni giuridiche, sociali ed etiche ancora irrisolte: protagonista la stessa Mina Welby e la sua decisione di amare il marito Piergiorgio fino alla fine, rispettando la sua scelta di una "morte opportuna".
Le pagine potenti e delicate di L'ultimo gesto d'amore e la vicenda personale dell'autrice coinvolgono per la loro autenticità, e raccontano una storia d'amore straordinaria nella quale la malattia è quotidianamente contrastata dall'argine sicuro dei sentimenti.
Presenterà l'autrice, il Dott. Mauro De Cillis, antropologo e sociologo. Interverrà la Dott.ssa Irene Sorrentino medico chirurgo specializzanda in Anestesia e Rianimazione presso il Policlinico di Bari.
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Chi è Mina Welby?
Mina Welby, al secolo Wilhelmine Schett, è nata a San Candido (BZ) il 31 maggio del '37. Diplomata al liceo classico e abilitata all’insegnamento, ha lavorato per qualche anno a Merano nelle scuole medie. Trasferitasi a Roma ha sposato Piergiorgio Welby, affetto da distrofia muscolare. Ha insegnato in scuole private la lingua tedesca. Dal 2003 è iscritta a Radicali Italiani e all’@ALC (Associazione Luca Coscioni), della quale è co-Presidente dal 2011. Dopo la morte del marito ha proseguito il suo impegno e continua a testimoniare nei dibattiti pubblici l’importanza di temi come l’autodeterminazione della persona, le scelte di vita e fine vita, nonché la rilevanza di un’assistenza adeguata alla persona malata e la vita indipendente della persona disabile.