“Spazio Fahrenheit 451”, nasce come azione di riqualificazione sociale per il quartiere Montetullio di Martina Franca, per la creazione di un polo culturale urbano.
Il nome prende spunto dal romanzo di fantascienza “Fahrenhit 451” di Ray Bradbury, in cui si presenta una società distopica, dove vige il divieto assoluto di possedere libri e le informazioni sono veicolate unicamente dalla televisione. Si evidenzia la duplice natura della carta: un mezzo potente di cultura, ma al contempo dalla debole struttura perchè può essere distutta in molti modi, infatti Farhrenheit 451 è la temperatura alla quale la carta brucia. Il protagonista è Guy Montag, un pompiere che ha il dovere di bruciare la casa dei trasgressori, egli trova giusto il proprio lavoro, ma il dubbio si insinua in lui nel momento in cui una signora preferisce restare in casa, bruciando con i propri libri. Montag inizia a leggere e trova un gruppo di persone che diffonde oralmente la cultura, piantando il seme della speranza nella consapevolezza della forza del libero pensiero.
Il concetto che vogliamo esprimere è proprio questo: la diffusione della cultura sotto vari aspetti, che non implica la mera trasmissione di informazioni, ma la creazione di un sistema, un circuito virtuoso di vita associativa, che sono i punti cardine della società civile.
Protagonista del primo appuntamento musicale free entry è la band tarantina Le3Corde il cui nome richiama l’intento di unire la musica suonata alla poesia e alla teatralità. Riprendendo le parole del celebre Eduardo De Filippo “Abbiamo in mezzo alla fronte come tre corde di orologio: la seria, la civile e la pazza…” e l’idea della band è di portarle tutte in scena.
Il loro album “Na!?” è un invito a stupirsi ancora della bellezza, delle ingiustizie e dei momenti felici.
Nulla deve essere dato per scontato ed il “Na!?” vuole racchiudere, con un velato omaggio alla propria città pugliese, un invito a non mollare, a chiedersi il perché delle cose, a chiedere per sapere. Le tematiche trattate sono diverse e, anche se apparentemente lontane, hanno come filo conduttore la bellezza del dire “No”, la forza di opporsi con intelligenza e non con violenza, la voglia di rivoluzione gentile. L’augurio è di stupire e lasciarsi stupire.
Assisteremo ad un grande spettacolo che unisce canzone d’autore ed impegno civile, con poesia e passione.