Conversano, centro di carattere prettamente agricolo, ebbe come stemma un rastrello con tre denti; poi pur conservando il rastrello, si tramutò in uno scudo ovale contornato di fogliami e sormontato da una corona, con in mezzo una torre merlata a due piani fiancheggiata da cinque piccoli quadretti o dadi, di cui tre a sinistra e due a destra. Tale stemma è anche oggi presente La corona ricorda che Conversano è stata sede di contea dalla metà dell'XI secolo. La torre simboleggia la posizione strategica della città e le sue vetuste e forti mura, che l'hanno resa una piazza-forte. Come tale infatti è chiamata nelle antiche carte: Castrum, Fortilitium, Castellum. I cinque piccoli quadretti o dadi rappresentano i cinque casali o villaggi, ossia: Sassano, Iavorra, Agnano, Monterone e Castiglione, che sorgevano nei dintorni di Conversano, quasi all'ombra della protezione del castello comitale. Dei detti casali due (Sassano e Monterone) erano ad occidente della città, e tre (Iavorra, Agnano e Castiglione) ad oriente.