"Io Non Sono Bogte" è una band romana formatasi a fine 2011. L’album d’esordio, “La discografia è morta e io non
vedevo l’ora”, completamente autoprodotto grazie al sostegno dei fan tramite la piattaforma MusicRaiser, viene
pubblicato in solo formato USB TAPE, una piccola scheda usb da 2GB dalla forma di una musicassetta.
L’album viene presentato al MEI di Faenza 2012 ed esce in esclusiva per La Repubblica XL a novembre 2012.
La band avvia un’intensa attività live di promozione per tutta Italia, arrivando a suonare in luoghi come l’Auditorium
Parco della Musica a Roma o il Viper di Firenze.
Grazie al brano “La cosa più importante è che tu stia male” la band viene selezionata da Elisa per partecipare al suo
concerto del 2 dicembre al Viper di Firenze.
Dall’album vengono estratti come videoclip “Il Mercato Nero delle Ostie” che esce in esclusiva per Rolling Stone Italia
ed entra in rotazione su Rock Tv e “Papillon”, sul tema dell’omosessualità, grazie al quale la band partecipa come
ospite al Milano Pride 2013 e viene segnalata come Artista della Settimana su MTV New Generation.
Il video attira l’attenzione di diversi media, da Il Fatto Quotidiano a Radio Deejay, e supera le 20.000 views in una sola
A ottobre 2013 “La discografia è morta e io non vedevo l’ora” è tra i sette candidati alla finale per le Targhe
Tenco come “migliore opera prima”, e la band partecipa al videoclip contro l’HIV insieme ad artisti come Caparezza,
Daniele Coluzzi - voce/chitarra acustica - autore e compositore
Carlotta Benedetti - chitarra elettrica
Federico Petitto - basso
Fabio De Angelis - batteria
Dicono di loro:
“un'allucinazione elettrica, una discesa dentro un inferno tutto interiore” . Rolling Stone
“sonorità che fanno riferimento al rock alternativo, con riconoscibili influenze post punk e new wave, mentre i testi,
tendenzialmente autobiografici, tratteggiano i disagi della società attuale” . MTV New Generation
“Io Non Sono Bogte racconta di come la discografia sia diventata il simbolo di un intero mondo in disfacimento. E
Bogte è il fantasma neanche troppo celato di essa” . Il Fatto Quotidiano
"Suoni sporchi, quasi punk, riff che innescano chitarre taglienti, testi debordanti...”. La Repubblica XL
“Chiunque credeva di star ascoltando qualcosa di convenzionale, fa bene a ricredersi. Questi quattro ragazzi sanno il fatto loro. Calcano il palco decisi, pronti, non si mascherano e non hanno paura di dire quello che pensano” . KeepOn
----------------------------------------------------------------------
ingresso con contributo 4euro
riservato a possessori tessera ARCI